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25 MAGGIO ELEZIONI EUROPEE 2014
CIRCOSCRIZIONE ISOLE

Meccanismo per collegare l’Europa

di Redazione | 26 ottobre 2015
PROGRAMMA

Meccanismo per collegare l’ Europa 2014-2020

SETTORE

Energia, Trasporti

DESCRIZIONE

Il “Meccanismo per collegare l’Europa” sostituirà i programmi: TEN-T, TEN-E e Marco Polo 2.
Il programma mira a completare il mercato unico europeo delle reti di trasporto, di energia e digitali.
La maggior parte dei progetti finanziati dall’UE sono progetti di collaborazione con almeno 3 organizzazioni diverse provenienti da Stati membri dell’UE o Paesi Candidati (Partenariato internazionale). Per la struttura del partenariato occorre fare riferimento alla singola “call of proposal” (invito a fare proposta). Generalmente sono richiesti 3 partner ma in alcuni casi non è richiesto alcun partenariato.

OBBIETTIVI

Il “meccanismo per collegare l’Europa” sostituisce i seguenti programmi del periodo 2007-2013:
• TEN-T
• TEN-E
• Marco Polo 2
Il programma mira a completare il mercato unico europeo delle reti di trasporto, di energia e digitali.
Finanzia progetti che completano i collegamenti mancanti delle reti in questione per rendere l’economia europea più verde, grazie all’introduzione di modi di trasporto meno inquinanti, collegamenti a fascia larga ad alta velocità e un uso più esteso delle energie rinnovabili in linea con la strategia Europa 2020. Oltre a ciò, il finanziamento delle reti energetiche dovrebbe rendere più integrato il mercato interno dell’energia, riducendo la dipendenza energetica dell’UE e rafforzando la sicurezza degli approvvigionamenti. Per facilitare il finanziamento del meccanismo, la Commissione ha peraltro adottato le condizioni dell’iniziativa Project Bond nel quadro di Europa 2020 (prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti). Quest’iniziativa, è uno degli strumenti di condivisione dei rischi al quale il meccanismo potrà attingere per attrarre finanziamenti privati per i progetti.
In particolare, l’MCE sostiene la realizzazione dei progetti di interesse comune finalizzati allo sviluppo e alla costruzione di nuovi servizi e infrastrutture o all’adeguamento di servizi e infrastrutture esistenti nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia. Esso dà priorità ai collegamenti mancanti nel settore dei trasporti. L’MCE contribuisce inoltre al sostegno di progetti che presentano un valore aggiunto europeo e vantaggi significativi per la società e che non ricevono un finanziamento adeguato dal mercato.
Gli obiettivi generali seguenti si applicano ai settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia:
• contribuire a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, conformemente alla strategia Europa 2020, attraverso lo sviluppo di reti transeuropee moderne e ad alta efficienza che tengano conto dei flussi di traffico futuri previsti, assicurando in questo modo benefici per l’intera Unione in termini di miglioramento della competitività nel mercato mondiale e di coesione economica, sociale e territoriale nel mercato interno e creando un contesto più propizio agli investimenti privati, pubblici o pubblico-privati per mezzo di una combinazione di strumenti finanziari e sostegno diretto dell’Unione cosicché i progetti possano beneficiare di tale combinazione di strumenti e sfruttando altresì adeguatamente le sinergie tra i diversi settori. Il conseguimento di questo obiettivo si misura in base al volume di investimenti privati, pubblici o in partenariato pubblico-privato in progetti di interesse comune e, in particolare, in base al volume di investimenti privati in progetti di interesse comune realizzati attraverso gli strumenti finanziari previsti dal presente regolamento. È prestata particolare attenzione all’uso efficiente degli investimenti pubblici;
• consentire all’Unione di raggiungere i propri obiettivi in termini di sviluppo sostenibile, tra cui una riduzione minima del 20 % delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990 e un miglioramento del 20 % dell’efficienza energetica, nonché un aumento del 20 % della quota delle energie rinnovabili entro il 2020, contribuendo così agli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione a medio e a lungo termine, garantendo al tempo stesso una maggiore solidarietà tra gli Stati membri.

Gli obiettivi settoriali specifici nel settore dei trasporti sono:

• eliminare le strozzature, accrescere l’interoperabilità ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti e, in particolare, migliorare le tratte transfrontaliere.
• garantire nel lungo periodo sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti, al fine di prepararsi ai futuri flussi di trasporto previsti e di consentire la decarbonizzazione di tutti i modi di trasporto mediante la transizione verso tecnologie di trasporto innovative a basse emissioni di carbonio ed efficienti sul piano energetico, ottimizzando nel contempo la sicurezza.
• ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione dei modi di trasporto e accrescere l’interoperabilità dei servizi di trasporto, assicurando nel contempo l’accessibilità alle infrastrutture di trasporto.
Gli obiettivi settoriali specifici nel settore dell’energia sono:
• fornire sostegno ai progetti di interesse comune che perseguono uno o più tra gli obiettivi seguenti:
accrescere la competitività promuovendo l’ulteriore integrazione del mercato interno dell’energia e l’interoperabilità transfrontaliera delle reti elettriche e del gas
• migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione
• contribuire allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente, attraverso, tra l’altro, l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nella rete di trasmissione e attraverso lo sviluppo di reti energetiche intelligenti e reti dell’anidride carbonica
Nel settore delle telecomunicazioni, prevedere azioni a sostegno dei progetti di interesse comune che perseguono gli obiettivi precisati in un regolamento sugli orientamenti per le reti transeuropee nel settore delle infrastrutture di telecomunicazione

AZIONI

Prevede i seguenti sottoprogrammi:
• Trasporti
• Energia
• Telecomunicazioni e TIC
• Finanziamenti innovativi e project Bond

Collegare l’Europa: Trasporti
Il settore Trasporti prevede:
• l’ammodernamento delle infrastrutture di trasporto europee;
• la costruzione di collegamenti mancanti;
• l’ eliminazione delle strozzature.
Nel settore dei trasporti solo le azioni che contribuiscono a progetti di interesse comune conformemente e le azioni di sostegno al programma sono ammesse a beneficiare di un’assistenza finanziaria dell’Unione sotto forma di appalti e strumenti finanziari ai sensi del presente regolamento.
Possono essere ammessi a un’assistenza finanziaria dell’Unione, sotto forma di sovvenzioni, ai sensi del presente regolamento solamente:
• azioni che realizzano la rete centrale conformemente, ivi compresa l’introduzione di nuove tecnologie e innovazioni e progetti e priorità orizzontali individuate;
• azioni che realizzano la rete globale, quando tali azioni contribuiscono a realizzare i collegamenti mancanti, ad agevolare i flussi di traffico transfrontaliero o a eliminare le strozzature e quando tali azioni contribuiscono anche allo sviluppo della rete centrale o alla interconnessione dei corridoi della rete centrale o quando tali azioni contribuiscono alla realizzazione dell’ERTMS sui principali assi dei corridoi ferroviari merci fino a un massimale del 5 % della dotazione finanziaria per i trasporti;
• studi relativi a progetti di interesse comune ;
• studi relativi a progetti prioritari transfrontalieri;
• azioni di sostegno a progetti di interesse comune;
• azioni che realizzano infrastrutture di trasporto in nodi della rete centrale, inclusi i nodi urbani;
• azioni di sostegno a sistemi di applicazioni telematiche;
• azioni di sostegno a servizi di trasporto merci;
• azioni finalizzate alla riduzione del rumore nel trasporto ferroviario di merci, anche mediante adeguamento di rotabili esistenti, in cooperazione, tra l’altro, con l’industria ferroviaria;
• azioni di sostegno al programma;
• azioni di realizzazione di infrastrutture sicure e protette;
• azioni di sostegno alle autostrade del mare.

Nel settore dei trasporti, le azioni riguardanti una tratta transfrontaliera o una parte di una tratta transfrontaliera possono beneficiare di assistenza finanziaria dell’Unione soltanto se esiste un accordo scritto fra gli Stati membri interessati o fra gli Stati membri e i paesi terzi interessati relativo al completamento della tratta transfrontaliera.
La Commissione, con l’adozione di questo programma ha proposto di creare corridoi per coprire i più importanti progetti transfrontalieri, prevedendo che, entro il 2020, saranno necessari 500 miliardi di euro per realizzare una rete veramente europea, di cui 250 miliardi saranno destinati a eliminare le strozzature e a completare i collegamenti mancanti nella rete principale.

Collegare l’Europa: l’energia
Il settore energia prevede investimenti nell’infrastruttura trans-europea, il che dovrebbe consentire di conseguire gli obiettivi nel settore climatico e dell’energia fissati dall’UE per il 2020. Il meccanismo per collegare l’Europa consentirà inoltre di:
• risolvere i problemi di finanziamento
• eliminare le strozzature nella rete.
Il mercato interno dell’energia sarà ulteriormente sviluppato attraverso migliori interconnessioni, il che garantirà la sicurezza degli approvvigionamenti e la possibilità di trasportare energie rinnovabili a costi ragionevoli attraverso il territorio dell’Unione. I cittadini e le imprese devono poter contare sulla disponibilità di energia in ogni momento e a prezzi accessibili. I finanziamenti stanziati da questo meccanismo serviranno a mobilitare finanziamenti supplementari da parte di investitori privati e pubblici.
Nel settore dell’energia, tutte le azioni che realizzano i progetti di interesse comune connessi ai corridoi prioritari e alle aree indicate nell’allegato al Regolamento e che soddisfano le condizioni stabilite nel regolamento (UE) n. 347/2013 nonché le azioni di sostegno al programma possono beneficiare di un’assistenza finanziaria dell’Unione sotto forma di strumenti finanziari, appalti e sovvenzioni in virtù del presente regolamento.

Al fine di consentire l’uso più efficiente del bilancio dell’Unione in modo da potenziare l’effetto moltiplicatore dell’assistenza finanziaria dell’Unione, la Commissione fornisce assistenza finanziaria in via prioritaria sotto forma di strumenti finanziari ove opportuno, in base alla penetrazione del mercato e rispettando nel contempo il massimale per l’uso degli strumenti finanziari .

Collegare l’Europa: telecomunicazioni e TIC
Con uno stanzaimento di 9,2 miliardi di euro, il meccanismo per collegare l’Europa prevede investimenti in:
• reti a banda larga veloci e ultraveloci
• servizi digitali paneuropei.
Il finanziamento del meccanismo potrà attrarre altri finanziamenti privati e pubblici, dando credibilità ai progetti infrastrutturali e riducendone i profili di rischio. Basandosi su stime relativamente prudenti, la Commissione ritiene che il finanziamento per le infrastrutture di rete promuoverà investimenti pari a oltre 50 miliardi di euro. L’agenda digitale europea fissa obiettivi per l’accesso universale alla banda larga nel 2020 di almeno 30 Mbps, prevedendo che almeno il 50% delle famiglie acquistino velocità superiori a 100 Mbps.
Per quanto riguarda i servizi digitali, il meccanismo prevede sovvenzioni per costruire le infrastrutture necessarie per:
• l’identificazione elettronica;
• gli appalti pubblici elettronici;
• le cartelle cliniche elettroniche
• Europeana
• e-Justice
• servizi doganali.
I fondi serviranno a garantire l’interoperabilità e a finanziare i costi di gestione e di interconnessione delle infrastrutture a livello europeo.
Nel settore delle telecomunicazioni, tutte le azioni che realizzano i progetti di interesse comune e le azioni di sostegno al programma identificate in un regolamento sugli orientamenti per le reti transeuropee nel settore delle infrastrutture di telecomunicazione e che soddisfano i criteri di ammissibilità stabiliti in conformità di tale regolamento sono ammesse a beneficiare di un’assistenza finanziaria dell’Unione come segue:
• i servizi generici, le piattaforme di servizi essenziali e le azioni di sostegno al programma sono finanziati mediante sovvenzioni e/o appalti;
• le azioni nel settore delle reti a banda larga sono finanziate mediante strumenti finanziari.
Le azioni che presentano sinergie tra settori che contribuiscono a progetti di interesse comune ammissibili a norma di almeno due regolamenti possono beneficiare di un’assistenza finanziaria ai fini degli inviti a presentare proposte multisettoriali soltanto se le componenti e i costi di tale azione possono essere separati chiaramente per settore.

Finanziamenti innovativi e iniziativa Project bond
L’iniziativa sui prestiti obbligazionari per il finanziamento dei progetti (Project Bond Initiative) appositamente introdotta nell’ambito di Europa 2020 ha il duplice obiettivo di:
• rilanciare il mercato delle obbligazioni
• aiutare i promotori dei singoli progetti infrastrutturali ad attrarre finanziamenti obbligazionari privati di lunga durata.
Tale iniziativa consentirà di ridurre il rischio per gli investitori che cercano opportunità di investimento a lungo termine, favorendo il rilancio del mercato obbligazionario (attualmente poco utilizzato per investimenti infrastrutturali a causa della crisi finanziaria) come fonte significativa di finanziamento del settore infrastrutturale.
La Commissione propone di varare una fase pilota nel periodo 2012-2013 ancora nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale. La fase pilota si fonderà su una modifica del regolamento sulle reti transeuropee (TEN) e della decisione sul programma quadro per la competitività e l’innovazione e utilizzerà le linee di bilancio di questi programmi fino a un totale di 230 milioni di euro.
Analogamente al meccanismo di finanziamento con condivisione dei rischi e delle garanzie di prestito per i progetti di trasporto delle TEN-T, il bilancio dell’UE sarà utilizzato per fornire contributi in conto capitale alla BEI per coprire una parte dei rischi assunti dalla banca nel finanziamento dei progetti ammissibili. Mentre da un lato il bilancio dell’UE servirà ad attenuare i rischi assunti dalla BEI nel finanziare progetti in corso, la BEI dovrà assumersi il rischio residuo. L’effetto combinato di finanziamenti provenienti dal bilancio dell’UE associati e di quelli della banca, pari a 230 milioni di euro, dovrebbe liberare investimenti per un valore 4,6 miliardi di euro.
Nella fase pilota si prevede di concentrarsi su 5-10 progetti tra quelli che si trovano in una fase relativamente avanzata del processo di gara e di finanziamento oppure che richiedono un rifinanziamento successivo alla fase di costruzione in uno più dei tre settori interessati (trasporti, energia e banda larga).
La fase pilota sarà gestita dalla BEI.

BENEFICIARI

– Università
– Istituto di ricerca
– Pubblica Amministrazione
– Imprese e PMI
– Fondazioni

AREE GEOGRAFICHE INCLUSE

UE 28

BUDGET

La dotazione finanziaria per l’attuazione dell’MCE per il periodo 2014-2020 ammonta a 33.242. 259, 000 di euro a prezzi correnti. Tale importo è ripartito come segue:
• settore dei trasporti: 26 250 582 000 euro, di cui 11 305 500 000 EUR trasferiti dal Fondo di coesione e destinati ad essere spesi in conformità alle disposizioni del presente regolamento esclusivamente negli Stati membri ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione;
• settore delle telecomunicazioni: 1 141 602 000 euro;
• settore dell’energia: 5 850 075 000 euro.
Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dal Parlamento europeo e dal Consiglio nei limiti del quadro finanziario pluriennale relativo agli anni 2014-2020.
Il CEF è attuato attraverso una o più delle forme di sostegno finanziario previste dal regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, in particolare, attraverso sovvenzioni, appalti e strumenti finanziari.
Sovvenzioni
Nel settore dei trasporti, l’importo del contributo finanziario dell’Unione non deve superare:
• a) con riferimento ai contributi per studi, il 50% degli costi ammissibili;
• b) con riferimento alle sovvenzioni per lavori:
(i) per le ferrovie e per le reti stradali nel caso di Stati membri che non hanno una rete ferroviaria stabilita sul proprio territorio o nel caso di uno Stato membro o parte dello stesso con rete isolata privo di modalità di trasporto merci per ferrovia su lunghe distanze: il 20% dei costi ammissibili; il tasso di finanziamento può salire al 30% per le azioni riguardanti l’eliminazione di strozzature e al 40% per le azioni riguardanti tratte transfrontaliere e le azioni intese ad accrescere l’interoperabilità ferroviaria;
(ii) per le vie navigabili interne, il 20% dei costi ammissibili; il tasso di finanziamento può essere aumentato a un massimo del 40% per le azioni dirette ad affrontare le strozzature e per le azioni che riguardano tratte transnazionali;
(iii) per i trasporti interni, collegamenti e sviluppo di piattaforme logistiche multimodali, inclusi collegamenti con porti interni e marittimi e aeroporti, nonché per lo sviluppo di porti: il 20% del costo ammissibile;
(iv) per azioni dirette a ridurre il rumore del trasporto ferroviario, anche mediante adeguamento di rotabili esistenti, il 20% dei costi ammissibili;
(v) per una migliore accessibilità alle infrastrutture di trasporto per persone disabili, il 30% del costo ammissibile dei lavori di adattamento e in ogni caso non superiore al 10% del costo totale ammissibile dei lavori;
(vi) per azioni asostegno delle nuove tecnologie e dell’innovazione per tutti i modi di trasporto, il 20% dei costi ammissibili;
(vii) per le azioni a sostegno delle tratte stradali transfrontaliere, il 10% dei costi ammissibili;
• (c) sovvenzioni destinate a sistemi e servizi basati su applicazioni telematiche:
(i) per le componenti terrestri dei sistemi ERTMS, SESAR, RIS e VTMIS, il 50% dei costi ammissibili;
(ii) per le componenti terrestri di ITS per il settore stradale, il 20% dei costi ammissibili;
(iii) per le componenti di bordo di ERTMS, il 50% dei costi ammissibili;
(iv) per i componenti di bordo dei sistemi SESAR, RIS, VTMIS e ITS per il settore stradale, il 20% delle spese ammissibili;
(v) per le azioni a sostegno dello sviluppo delle autostrade del mare, il 30% dei costi ammissibili;
(vi) per altri sistemi telematici applicati ai servizi di trasporto merci e parcheggio custodito sulla rete principale stradale, il 20% dei costi ammissibili.
Nel settore dell’energia, l’importo del contributo finanziario dell’Unione non deve superare il 50% del costo ammissibile degli studi e/o dei lavori. Il tasso di finanziamento può essere aumentato fino ad un massimo del 75% per azioni che forniscono un elevato grado di sicurezza dell’approvvigionamento a livello regionale o dell’Unione, ovvero rafforzano la solidarietà dell’Unione o comprendono soluzioni molto innovative.
Nel settore delle telecomunicazioni, il contributo finanziario dell’Unione non deve superare:
• (a) il 75% dei costi ammissibili per azioni nel campo dei servizi generali;
• (b) il 75% dei costi ammissibili per azioni orizzontali, compresi mappatura delle infrastrutture, gemellaggi e supporto tecnico.
Le piattaforme dei servizi essenziali saranno generalmente finanziate mediante appalti. In casi eccezionali, potranno essere finanziate da una sovvenzione che copre fino al 100% dei costi ammissibili, fermo restando il principio del cofinanziamento.
L’importo del sostegno finanziario da concedere per ciascuna azione selezionata è modulato sulla base di un’analisi costi-benefici del progetto, della disponibilità delle risorse di bilancio dell’Unione europea e della necessità di massimizzare l’effetto leva dei fondi Ue.
Inviti specifici per risorse trasferite dal Fondo di coesione nel settore dei trasporti
Per quanto riguarda l’importo di 11.305.500.000 euro trasferiti dal Fondo di coesione, da spendere esclusivamente in Stati membri ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione, sono pubblicati inviti specifici per progetti riguardanti la realizzazione della rete centrale o per i progetti e le priorità orizzontali identificati nella parte I dell’allegato I (vedi Links).
Appalti pubblici
Le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici eseguite dalla Commissione europea o da uno degli organismi ammessi dal regolamento, per proprio conto o congiuntamente con gli Stati membri.
Strumenti finanziari
Gli strumenti finanziari istituiti in conformità al titolo VIII del regolamento (CE) n. 966/2012 possono essere utilizzati per favorire l’accesso ai finanziamenti da parte di entità che realizzano azioni che contribuiscono a progetti di interesse comune e al conseguimento dei relativi obiettivi. Gli strumenti finanziari si basano su valutazioni ex ante delle imperfezioni di mercato o situazioni di investimento subottimali e delle necessità di investimento.
Possono essere utilizzati i seguenti strumenti finanziari:
• a) strumenti rappresentativi di capitale, quali fondi di investimento aventi l’obiettivo di mettere a disposizione capitale di rischio per azioni che contribuiscono a progetti di interesse comune;
• b) prestiti e/o garanzie la cui concessione venga facilitata dall’uso di strumenti di condivisione del rischio, tra cui meccanismi di credit enhancement a favore di obbligazioni per il finanziamento di progetti, emessi da un’istituzione finanziaria avvalendosi di risorse proprie con un contributo UE per l’accantonamento e/o l’allocazione dei capitali.
L’Unione, qualsiasi Stato membro e altri investitori possono integrare con un proprio contributo il sostegno fornito attraverso gli strumenti finanziari, purché la Commissione approvi le eventuali variazioni dei criteri di ammissibilità delle azioni e/o la strategia di investimento dello strumento che dovesse eventualmente rendersi necessaria alla luce del contributo aggiuntivo.

SITO WEB E DOCUMENTAZIONE UTILE

Informazioni sul programma
https://ec.europa.eu/inea/en/connecting-europe-facility
Direzione Generale Energia
http://ec.europa.eu/energy/mff/facility/connecting_europe_en.htm
https://ec.europa.eu/inea/en/connecting-europe-facility

Direzione Generale Trasporti

http://ec.europa.eu/transport/themes/infrastructure/connecting_en.htm/

http://tentea.ec.europa.eu/en/home/
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