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Il Partenariato per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea

di Renato Soru Team | 15 giugno 2017

Il Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha approvato una Proposta di Decisione relativa al programma denominato PRIMA, “Partenariato per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea.”


PRIMA è un progetto che nasce su iniziativa del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca e ha rappresentato uno degli obiettivi del Semestre Italiano di Presidenza dell’UE. Si tratta di uno strumento di cooperazione tra i paesi dell’Area Mediterranea, il cui obiettivo specifico è il finanziamento alla Ricerca e Sviluppo di soluzioni innovative per l’approvvigionamento idrico e i sistemi alimentari. Entrambe le tematiche assumono per la sponda Sud del Mediterraneo un’importanza cruciale, con 180 milioni di persone che soffrono il problema della carenza di risorse idriche. Ciò significa non soltanto una ridotta accessibilità all’acqua potabile, diritto universalmente riconosciuto a ciascun individuo, ma anche un impatto negativo sulle rese agricole, con problemi conseguenti sulla qualità del cibo e sulla disponibilità di alimenti a prezzi accessibili. Di qui gli effetti negativi sulla salute ed il livello di benessere dei popoli che abitano tale area del Mediterraneo.


È in tale contesto che nasce il Programma PRIMA, la cui base giuridica è rappresentata dall’art. 185 dei Trattati, disposizione che costituisce un importante strumento di cooperazione fondato su Ricerca e Innovazione nell’ambito e nel rispetto delle linee guida del già operativo programma europeo Horizon2020.


Ad oggi gli Stati membri partecipanti sono: Cipro, Francia, Grecia, Israele, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna e Tunisia. Per quanto concerne la partecipazione di Egitto, Libano e Marocco, essa avverrà con la conclusione di specifici accordi internazionali con l’Unione. Ad ogni modo, qualsiasi altro Paese già associato ad Horizon2020 ha diritto di partecipare al Programma PRIMA.


Per quanto riguarda la dotazione finanziaria del Programma, il contributo massimo messo a disposizione dall’Unione è pari a 200 milioni di Euro. Il medesimo importo dovrà essere garantito, direttamente o attraverso i propri organismi di finanziamento nazionali, dagli Stati partecipanti.


Il cibo e l’acqua rappresentano una sfida globale. I cambiamenti climatici, le migrazioni e l’instabilità politica di varie zone geografiche del Mediterraneo necessitano di una pronta risposta che non può esaurirsi in meri aiuti finanziari. Per tale ragione deve essere salutata con favore l’iniziativa di PRIMA, progetto che mette al centro la cooperazione in settori strategici quali Ricerca e Innovazione, con l’ambizioso obiettivo di portare all’ideazione ed attuazione di progetti innovativi commisurati alle specificità delle varie realtà locali.


PRIMA rappresenta quindi una pratica modalità di attuazione della Politica di Vicinato che l’Europa sta cercando di portare avanti tramite la cooperazione e gli sforzi per far convergere le due sponde del Mediterraneo verso interessi comuni e per raggiungere obiettivi concreti.

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