Fine del roaming: da giugno 2017 aboliti i supplementi in Europa
di Renato Soru Team | 22 giugno 2017

Nel 2014, ultimo anno per il quale sono disponibili dati, più di 94 milioni di abbonamenti erano attivi per una popolazione di poco superiore ai 60 milioni, questo vuol dire 1.4 abbonamenti per persona, contando tutte le età e fasce di reddito.
È evidente come l’utilizzo della telefonia mobile sia cresciuto a ritmi impressionanti, anche grazie all’evoluzione tecnologica, che ha reso i cellulari degli oggetti necessari per l’accesso quotidiano a tantissimi servizi.
È altrettanto chiaro come in prospettiva, l’eliminazione del roaming sia sempre più importante in relazione a futuri sviluppi tecnologici. Se è vero che il futuro che ci attende prevede centinaia di migliaia di oggetti connessi alla rete, veicoli che utilizzano internet per guidarsi da soli, accesso alle informazioni personali e alle proprie finanze utilizzando le tecnologie della blockchain, allora è necessario che questi servizi siano accessibili ovunque a costi contenuti.
In questo scenario, nel 2012, l’Europa ha iniziato ad intervenire su un aspetto fondamentale che ha a lungo limitato l’allargamento di questo settore. Lo ha fatto iniziando ad intervenire sui costi di roaming sostenuti dagli utenti nel loro utilizzo dei cellulari all’estero.
La scelta di intervenire sui costi di roaming è stata sicuramente presciente, da un lato una vera integrazione tra i popoli europei deve passare dalla possibilità di comunicare e accedere ai servizi in tutto il territorio comunitario. Dall’altro lo sviluppo del digitale è strettamente legato allo sviluppo economico, la base di questo sviluppo è l’accessibilità.
La cancellazione delle spese di roaming è il primo passo verso un futuro che deve necessariamente vedere l’Europa protagonista. Permette una maggiore apertura a un mercato di 500 milioni di persone e pone le basi per la nascita di imprese moderne ed innovative. L’Europa, spesso criticata per le sue lungaggini innegabilmente ha preso una decisione coraggiosa per i suoi cittadini e questo è un merito da riconoscere.

